Vi sfido a distinguere una superluna

Ogni tanto ritorna e fa parlare le agenzie stampa. Sarà forse quel aggettivo “super” che scatena la fantasia e incrementa le aspettstove, ma di fatto la Superluna è un fenomeno astronomico assai comune e per nulla spettacolare. Intanto peché la Luna piena è il peggior momento in cui guardarla (la si vedrà “piatta’, senza nessun cratere) e poi perché il disco lunare è sì un pelo più grande, ma la differenza è impercettibile ad occhio umano. Autosuggestione a parte. (Qui altri errori comuni negli articoli)

La volta celeste è piena di meraviglie. La Superluna non ne fa parte, purtroppo. Poi, ben inteso: ogni cosa che fa guardare in su è benvenuta, il problema è che si spendono aggettivi superlativi per cose che superlative non sono, si finisce per disabituare la gente alle cose che invece mersvigliose lo sono davvero.

Per constatare con i vostri occhi come mai è impossibile vedere la differenza tra una superluna e una Luna normale, fate questo esperimento suggerito da Fausto Delucchi:

Si prenda un foglio di carta bianco e si disegnino con il compasso due cerchi, uno di fianco all’altro; il primo di raggio 4,3 centimetri e il secondo di raggio 4,9 centimetri. Si ritaglino i due dischi e si incollino su un foglio “nero” e poi si osservi questo “collage” da una distanza di 10metri. Ecco come vedremo la “mini-Luna” (disco piccolo) rispettivamente la “maxi-Luna” (disco grande). Orbene chi riesce a distinguerne la differenza ha già una buona vista, ma la difficoltà è che noi in cielo vediamo “solamente” una Luna, l’altra di confronto ce la dobbiamo immaginare da un precedente plenilunio!

Se preferite, prendete due palline da tennis, una a 8 metri di distanza (sarà la vostra micro Luna) e l’altra a 7 metri di distanza. O ancora due palloni da calcio, il primo a 80 e l’altro a 72 metri. Potete ripetere l’esperimento con quello che vi piace. Per stabilire le distanze, misurate il diametro dell’oggetto e poi utilizzare questa formula:

Superluna: distanza = diametro x 102,68
Microluna: distanza = diametro x 114,84

La differenza tra i diametri apparenti della Luna al perigeo e all’apogeo

‘Eppure la Luna stasera mentre sorgeva sembrava più grande…’

Si tratta di un effetto ottico. Per ragioni ancora non completamente spiegate, quando la Luna si trova vicino all’orizzonte sembra più grande. L’ipotesi è che il cervello, avendo un termine di paragone dato dagli elementi presenti sull’orizzonte, interpreti la Luna come più grande. In realtà rimane sempre delle stesse dimensioni, ovvero circa mezzo grado di diametro. Per accorgersene, basta provare a coprirla con il pollice di una mano tenuto alla distanza del braccio. Vedrete che l’effetto sarà lo stesso sia quando la Luna è all’orizzonte, sia quando è alta in cielo.

‘Allora la superluna è un mito?’ (Ovvero: che cos’è la ‘superluna’?)

No, non è un mito. Al massimo è un’aspettativa esagerata. Le superlune sono in realtà le lune piene che avvengono in concomitanza a quando il nostro satellite si trova nel punto della sua orbita più vicino alla Terra. In gergo si parla di Luna al perigeo. L’orbita lunare attorno al nostro pianeta non è infatti rotonda, ma ha una forma di ellisse. Alla sua distanza massima (apogeo), la Luna si trova a circa 405’500 chilometri, mentre alla distanza minima (perigeo) si trova a 363’300 chilometri.

Una Luna piena al perigeo, è più grande del 14% rispetto a una Luna piena all’apogeo e lo è circa dell’8% in più rispetto alla media. Tra i due estremi, la sua luminosità varia di circa il 30%, che non è poco. Ma anche in questo caso, è difficile fare confronti, visto che tra una superluna e una microluna passano mesi e non è evidente ricordarsi quanto fosse luminosa.

‘Rossa, gialla, blu e rosa. Come mai si parla di colori?’

Eccezion fatta per la “luna blu”, che non è un colore assunto dal nostro satellite, ma la definizione di una seconda luna piena in un solo mese, i colori dalla Luna dipendono fondamentalmente dall’atmosfera terrestre. In genere le lune ambrate sono dovute al filtro dell’atmosfera sulla luce riflessa dalla Luna. L’effetto si accentua al sorgere e al calare della Luna, quando i raggi luminosi in arrivo da essa devono attraversare più aria per arrivare ai nostri occhi.

L’intensità del cambiamento del colore lunare è associabile anche al grado di pulizia dell’aria.

La colorazione rosso vivo della Luna durante le eclissi lunari è pure dovuto all’atmosfera terrestre: nel cono d’ombra del nostro pianeta viene proiettata parte della componente rossa della luce solare, che va quindi a colorare il disco lunare.