Si è svolta a Olten, sabato 12 novembre, l’annuale assemblea dei rappresentanti delle sezioni della Società Astronomica Svizzera forte di circa 3200 soci. Il presidente Max Hubmann, dopo il saluto di rito, ha introdotto i lavori soffermandosi sullo stato delle finanze tutt’altro che roseo. La rivista ‘Orion’ è ormai deficitaria, e solo il leggero margine assicurato dalla gestione corrente grazie alle tasse sociali ha scongiurato nel 2004 un bilancio ben più preoccupante.
Raul Behrend ha quindi introdotto la campagna 2006 di occultazioni asteroidali, segnalando una serie di eventi preparatori che dovrebbero sfociare, il 24-25 settembre 2006, in una doppia occultazione da parte dell’asteroide Galilea. Un’occasione unica per le sezioni cantonali di lavorare a un progetto osservativo comune per definirne albedo e forma prospettica. Maggiori dettagli verranno forniti su un prossimo numero di Orion.
La delegazione ticinese è stata inviatata a partecipare per chiarire le possibilità oggi offerte dall’Osservatorio Calina di Carona, struttura che ha svolto per lungo tempo un’importante ruolo divulgativo e didattico per un’intera generazione di amatori d’oltralpe. La SAS considera l’osservatorio troppo fuori mano, e in questi ultimi anni i seminari svolti hanno perso attrattiva per molti soci svizzero tedeschi. L’occasione ha permesso a Francesco Fumagalli di esporre i recenti sviluppi e le innovazioni tecniche apportate al telescopio newton, sollevando i consensi del pubblico, e assicurando la completa disponibilità della SAT e del comune di Carona nell’accogliere anche in futuro tutti gli interessati della Svizzera.
Fra i relatori finali, Jacques Zufferey della Société d’astronomie du Valais romand ha portato alcune sue considerazioni suggeritegli dal recente articolo di Stefano Klett su Orion, socio SAT e responsabile della sezione Ticino della Dark-Sky Switzerland, in merito all’aggravarsi dell’inquinamento luminoso. Egli ha sollecitato la SAS a un ruolo più attivo su questo delicato fronte, cercando in particolare la collaborazione con altre organizzazioni di salvaguardia del paesaggio.

Uno scorcio della sala del Top Hotel Olten.
Uno scorcio della sala del Top Hotel Olten.