Saturno torna sull’Astrovia
L’Astrovia locarnese, si sa, sembra una fatica di Sisifo: t’impegni come un matto per produrre dei bei modelli in scala del Sistema Solare, e poi immancabile passa un cretino che, per puro vandalismo, li danneggia o li ruba. Pareva quasi una causa persa. Poi nei mesi scorsi si è fatto avanti l’ingegner Dario Battaglia, socio […]

L’Astrovia locarnese, si sa, sembra una fatica di Sisifo: t’impegni come un matto per produrre dei bei modelli in scala del Sistema Solare, e poi immancabile passa un cretino che, per puro vandalismo, li danneggia o li ruba. Pareva quasi una causa persa. Poi nei mesi scorsi si è...
L’Astrovia locarnese, si sa, sembra una fatica di Sisifo: t’impegni come un matto per produrre dei bei modelli in scala del Sistema Solare, e poi immancabile passa un cretino che, per puro vandalismo, li danneggia o li ruba. Pareva quasi una causa persa.
Poi nei mesi scorsi si è fatto avanti l’ingegner Dario Battaglia, socio della Società Astronomica Ticinese, che ha proposto di restaurare i pianeti impegnando gli apprendisti dell’AGIE di Losone. Così, grazie all’impegno dell’azienda, dei ragazzi e dell’ideatore del progetto, con la collaborazione di Sergio Cortesi, in tre mesi-uomo di lavoro il modello di Saturno con la sua teca a prova di vandalismo è stato progettato, realizzato e, oggi, installato sull’argine del fiume Maggia.
Ora stiamo a vedere se resisterà all’umana stupidità. Se così fosse, come tutti ci auguriamo, il prossimo sarà Giove, e poi… e poi… beh, si vedrà. La strada, intanto, è tracciata.
(Nell’immagine, da sinistra, Dario Battaglia, Saturno, Sergio Cortesi e Pietro, uno degli apprendisti artefici del modello)