Foto di Ivaldo Cervini
Foto di Ivaldo Cervini

Fa discutere l’illuminazione proposta nell’ambito delle giornate dell’esercito, in corso a Lugano dal 22 al 25 novembre. Anche se provvisoria e immersa nel fitto chiarore delle luci cittadine, il fascio che illumina il cielo della città sul Ceresio contrasta con le buone intenzioni recentemente manifestate dal Municipio con l’entrata in materia sulla mozione di Daniela Baroni (PS) e Tiziano Mauri (PLR) per una Città attiva nel ridurre l’inquinamento luminoso. La mozione chiede in particolare che la Città di Lugano elabori una strategia globale di riduzione dell’inquinamento luminoso, adotti tutte le misure tecniche e pianificatorie di sua competenza per eliminare o ridurre gli sprechi dell’illuminazione pubblica e degli edifici comunali, e introduca ulteriori misure che diminuiscano l’inquinamento luminoso, fra cui il divieto di skybeamer e proiettori laser puntati verso il cielo. “Scagliarsi contro queste manifestazioni non è redditizio né corretto, ma non lo è neppure il lasciar passare l’evento senza documentare l’inutile contributo all’illuminazione del cielo” scrive, con molta amarezza, Stefano Sposetti, noto astrofilo e vice presidente della Società Astronomica Ticinese. Dello stesso avviso è anche Stefano Klett, della Dark-Sky Switzerland sezione Ticino: “è giusto documentare il faro, nella speranza che sparisca presto e non diventi fisso come l’insegna del Bre, per la quale è stata inoltrata domanda di costruzione definitiva!”.