Lasciamo che la natura possa dormire in pace

E’ un argomento che dovrebbe interessare tutti, perché a ben vedere tocca tutti.  La salvaguardia della Natura è un argomento che a parole trova tutti d’accordo, ma poi i fatti troppo spesso smentiscono le parole.

Nello scorso mese di giugno la SAT, per voce del Presidente Stefano Sposetti, aveva preso una posizione decisa al fianco di Dark-Sky per condannare la pratica di illuminare massicciamente, anche se per breve tempo, quei luoghi che dovrebbero essere il tempio della pace e della Natura: le Alpi. E questo viene fatto semplicemente per festeggiare anniversari o ricorrenze.

Ora Dark-Sky lancia una petizione e la SAT sostiene l’iniziativa, perché riguarda tutti, come persone, come amanti della Natura e come astrofili.

Qui di seguito il testo della petizione e il link per firmare on-line:

 

Vogliono irradiare di luce le Alpi: fermiamoli! 

LASCIAMO CHE LA NATURA POSSA DORMIRE IN PACE!

Petizione: «Per la preservazione della notte nello spazio alpino»

 

Dark-Sky Switzerland* è seriamente preoccupata del continuo aumento delle illuminazioni nelle Alpi. Sempre più spesso, a scopo turistico e scenografico, vengono inquinate, tramite radiazioni elettromagnetiche di luce, intere zone naturali.

A questo scopo, Dark-Sky Switzerland, lancia una petizione rivolta al Governo svizzero, tramite la Consigliera federale Doris Leuthard, in modo che queste illuminazioni vengano finalmente regolamentate.

La sottoscrizione alla petizione è aperta a tutti.

Aiutateci a difendere la natura nelle Alpi, impediamo che questo scempio possa continuare.

Le fotografie di cosa stanno facendo alle Alpi come tutte le indicazioni sulla Petizione sono disponibili sul sito: http://www.darksky.ch/<wbr />petizione

* Promotore della petizione: Dark-Sky Switzerland (DSS) è una organizzazione non-profit che fornisce informazioni per un corretto utilizzo della luce artificiale, in armonia con l’uomo e la natura. Il suo impegno è la conservazione della biodiversità, l’ambiente naturale e un uso mirato delle risorse.

Stefano Klett